2 CHIACCHIERE CON…
Un giocatore dal talento indiscusso al quale, i troppi infortuni, non hanno permesso di esprimersi con costanza in questa stagione e probabilmente ne hanno condizionato il percorso calcistico. Con la speranza che il calvario stia per finire, questa settimana i nostri microfoni sono per Mattia Borgognoni.
Ciao Mattia, raccontaci brevemente la tua carriera calcistica.
Ho iniziato la mia carriera nelle giovanili della Dorica Torrette a 14 anni (giovanissimi) per poi passare alla Junior Jesina. Dopo il primo anno di allievi sono passato in Eccellenza con la Belvederese a 15 anni. L’ anno successivo sono andato in prestito a Fano in serie C dove mi sono infortunato e operato al crociato e al menisco interno. A 17 anni sono andato al Castelfidardo in eccellenza dove abbiamo vinto il campionato. A 18 anni sono ritornato alla Belvederese in promozione dove mi sono infortunato e di nuovo operato al crociato e al menisco esterno. A metà anno sono passato alla Real Cameranese in prima categoria, poi ho passato 2 anni in seconda categoria con il Santa Maria Nuova e infine a 21 anni mi ritrovo qua nei Portuali…
Che impressioni ti sei fatto sull’ ambiente Portuali in questi primi mesi?
L’ambiente dei Portuali è fantastico. Siamo come una grande famiglia che mi ha fatto sentire apprezzato sin da subito e soprattutto, anche dopo i molti infortuni stagionali, non sono mai stato messo da parte da società dai compagni e tantomeno dal mister. Ammetto di aver perso un pò di entusiasmo per questo sport a causa degli innumerevoli stop causati dagli infortuni ma devo ringraziare soprattutto Luca Cesaroni e Marcello Pennica per la pazienza che hanno avuto e per avermi fatto ricredere nelle mie potenzialità.
Chi tra i tuoi nuovi compagni di squadra ti ha impressionato maggiormente?
Sicuramente Roberto Pizzichini per la voglia che mette in questo sport nonostante l’età e i vari infortuni che ha avuto. E’ sempre il primo ad arrivare, si preoccupa per i compagni e soprattutto non l’ho sentito mai lamentarsi per una decisione presa dal mister.
Il compagno di squadra più forte con il quale hai giocato?
Ho avuto la fortuna, nonostante la giovane età, di giocare con tanta gente forte. Ne selezionerei due per ruolo: in porta sicuramente Angiolani o Latini, difensori Santarelli e Santini, centrocampisti Piccolo e Birarelli e attaccanti Donzelli e Simoncelli.
Il mister che ti ha insegnato di più?
Il mister che mi ha insegnato di più è Fabio Favi che ringrazio particolarmente perché mi ha lanciato in questo mondo a soli 15 anni. Ero alto 1.72 e pesavo malapena 60 kg, lui ha creduto in me prima di tutti e mi ha insegnato tutto quello che conosco di questo sport. Mister Ceccarelli a livello tattico è il migliore!
La partita che ricordi con maggiore entusiasmo?
La partita che ricordo maggiormente è la finale del Torneo Velox. Il giorno prima sono caduto dal motorino, sono stato in ospedale per medicarmi le ferite fino a 5 ore prima della partita, ma l’ho giocata comunque nonostante le fasciature e fortunatamente l’abbiamo vinta.
L’ avversario/squadra più forte che hai incontrato nella tua carriera?
Le squadre più forti sicuramente la Sambenedettese e la Maceratese incontrate in Eccellenza. Mentre i giocatori più forte sicuramente Melchiorri e Verre.
Quali sono i tuoi hobby al di fuori del lavoro?
Non ho molto tempo per gli hobby a parte il calcio. Mi piace andare in palestra e uscire con i miei amici.
Cosa prevedi per il futuro dei Portuali in questa stagione?
L’obiettivo di questa stagione è la salvezza e credo/spero di raggiungerla il prima possibile anche se osservando il girone di andata e la qualità della nostra squadra avremmo potuto puntare a qualcosa in più. Ma non è ancora finita…
Un messaggio da mandare a qualche compagno?
Il messaggio è per tutta la squadra: FINO ALLA FINE e FORZA DOCKERS!!