MISTER CECCA, 400 GRAZIE: “PORTUALI, SONO A CASA”
ANCONA – Quattrocento volte Stefano Ceccarelli. “Che effetto fa? È un traguardo personale cui guardo con soddisfazione, certo. Spesso però – ci scherza su il mister –, mi domando come sia possibile dopo tutti questi anni. Mi sento a casa, per me è più semplice”. Riferimento a quella società fondata assieme agli amici di sempre, Mirko Pisoni e Luca Cesaroni, che negli anni ha saputo scalare campionati fino alla Promozione e oggi si è dotata di un settore giovanile.
In tutto questo c’è tanto di Cecca. Del suo carisma, della sua qualità, delle sue doti umane. Non solo è il tecnico della prima squadra, ma è anche un baluardo del club di cui andare fieri. Sabato scorso, al Giuliani di Torrette, ha ricevuto dal presidente dei Portuali Calcio Dorica Davide Pucci una targa che celebra l’ennesimo risultato conseguito: le 400 panchine con i Dockers. La naturale conseguenza non poteva che essere una vittoria palpitante, negli ultimi minuti, contro l’Osimo Stazione.
Un passo indietro, prima di partite, mister: ci sono dei ringraziamenti da fare?
“Ce ne sono molti. In primis alla famiglia, per il supporto che non mi ha fatto mai mancare in questi oltre dieci anni in panchina, e a Luca e Mirko, ovviamente, per aver iniziato insieme, allora, un percorso di crescita graduale, costante e che prosegue con rinnovati stimoli. Ci sono stati anche momenti no, ma non abbiamo mai mollato. Ed eccoci qua, senza alcuna voglia di fermarci”.
Nel weekend hai festeggiato nel migliore dei modi le 400 panchine…
“Devo dire che abbiamo vinto una partita fondamentale, a mio giudizio contro una squadra organizzata e forte. Dopo essere andati sotto di due gol non era affatto scontata ribaltarla e invece i ragazzi sono rimasti lucidi fino all’ultimo riuscendo a prendersi tre punti importanti. Tra l’altro giocavamo con lo “spettro” del solo punto raccolto nelle ultime tre partite. Non era facile”.
Ecco, a proposito. Sette partite, 13 punti: avvio in linea o ci sono state delle difficoltà?
“Rispondo con i numeri, che non mentono. Abbiamo due punti in più rispetto allo stesso momento della passata stagione. C’è tuttavia da registrare un andamento un po’ altalenante. Le tre vittorie iniziali, poi un solo punto che dicevo prima. La cosa ottimale, al netto che stiamo andando meglio dell’anno scorso, è trovare continuità di risultati. Facciamo più gol, andiamo molto bene in attacco, ma dovremmo subirne alcuni in meno. Era accaduto l’opposto nelle ultime annate”.
Capitolo Sant’Orso. Sabato 28 ottobre, alle 15.30, un’altra battaglia memori dell’anno scorso…
“Da loro avevamo perso male (3-0, ndr) contro una squadra attrezzatissima. In questa stagione hanno ulteriormente rinforzato l’organico e, non a caso, continuano a stazionare nelle prime posizioni. Sarà una battaglia, sì, molto difficile. Come tutte. In un campionato, lo torno a ripetere, davvero equilibrato”.